sabato 8 ottobre 2011

Quando cinque minuti contano come cinque secondi

Oggi, grazie al terzo sciopero in tre giorni, Roma si è paralizzata di nuovo. Sia chiaro, sono a favore degli scioperi, non quando li inanellano uno dopo l'altro obbligandoci a faticare per sei giorni di fila per trovare un taxi nel centro di Roma. Se poi come oggi i clienti ci mettono del loro, la situazione si complica

Operatore: "Radiotaxi buongiorno"
Cliente: "Salve, qui è l'Hotel [omissis], mi manda un taxi per favore?"
O: "Attenda in linea"

Dopo averlo cercato due volte


O: "No mi dispiace, al momento non ho taxi in zona"
C: "Niente proprio?"
O: "Purtroppo no, provi a richiamare fra cinque minuti, magari si avvicina qualche taxi in zona"
C: "Ok allora riprovo fra cinque minuti"

Ora, quello che dico vi assicuro che è vero. Attacco all'hotel, prendo al volo la linea di un'altra cliente, e mentre la prendo vedo che mi richiama lo stesso identico hotel. Saranno passati meno di cinque secondi da quando ho attaccato. Finisco con la cliente, e rispondo di nuovo all'Hotel

Operatore: "Radiotaxi buonasera, mi dica"
C: "Si salve è sempre l'hotel, ci riproviamo a cercarlo?"

Vi giuro, pensavo fosse uno scherzo. Per fortuna sono rimasto molto pacato e ho fatto presente che in cinque secondi un taxi difficilmente riesce a percorrere un tratto di zona tale da poter arrivare all'Hotel, se cinque secondi prima non ne avevo. Per fortuna il vetturiere è stato comprensivo


Ps. piccolo appunto. Questo è stato eclatante, ma in media richiamano dopo venti/trenta secondi. Nessuno aspetta mai cinque minuti

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